Questa frazione è formata da un agglomerato di case addossate le une sulle altre, con viuzze strettissime che formano un intricato labirinto, disposte sul dorsale della montagna a quota 1150 mt, le cui origini risalgono al XII o forse all’XI secolo. Alcune fonti asseriscono che abbia avuto il nome da una famiglia Tet o Tetto, che fu la prima a stabilirsi in questo luogo; altre smentiscono perché prima che in paese vi fossero individui con il nome Tetto, già esisteva il Pian del Tetto. Di certo si sa che anticamente era il borgo più popolato di tutta la comunità. Sull’angolo ad ovest della frazione, dove ha inizio l’antica mulattiera che la collega al capoluogo, si eleva la cappella dedicata a S. Maria Maddalena. Da questa frazione si gode uno spettacolo incantevole di tutta la parte terminale della valle: in basso risplendono le acque della Stura, che lambiscono le frazione del Prussello, del Villar e del Cresto; più lontano si scorge il campanile di Mondrone e la frazione Cornetti di Balme. In alto spiccano Testa Pajan e il monte Rosso, Punta Maria, il colle d’Arnas, il massiccio della Bessanese e poi l’Uja di Mondrone che svetta verso il cielo con la sua caratteristica punta a cono e raggiunge i 2964 mt di altitudine.
Pian della Pietra – Marone’ – Cesaletti – Maronera
Il Pian della Pietra (Pian d’la Pèra) deve il suono nome probabilmente alla presenza, in mezzo ad un’ampia prateria, di un enorme macigno caduto non si sa da dove. Dal Pian della Pietra si imbocca un sentiero che porta ad altre due frazioni: Li Maronè (il luogo più...