Mondrone

Piccolo borgo che si ritiene esistesse già attorno all’anno 1000, composto da pochi casolari situati più in alto del paese attuale, sul pendio che sale verso i Granmont, nei prati che ancora oggi sono chiamati “li Borell” ove sono ancora visibili i resti dell’insediamento. In origine il suo nome era Mondrone, Mondreono, Mondarono, Montdreon, forse dal monte che lo sovrasta, che anticamente era chiamato Mons Dreonis (oggi Uja di Mondrone) La collocazione attuale del paese, tagliato in due parti (chiamate frazione “Colomba” e frazione “Codera”) dal torrente delle Combette (o Rio della Chiesa) si data nella prima metà del 1300. Sino al 1621 il paese fu frazione del comune di Ala di Stura, poi seguendo l’esempio generale dell’epoca, si rese indipendente e tale restò sino a quando fu nuovamente aggregato al Comune d’Ala nel 1928 e tale oggi rimane. Nello stesso periodo anche la parrocchia, eretta indipendente nel 1620, fu assorbita dalla parrocchia di Ala. La perdita di indipendenza non ha scoraggiato abitanti e villeggianti: da quarant’anni un’associazione, il Circolo Mondronese, si occupa di organizzare attività e manifestazioni estive ormai tradizionali e sempre molto seguite. Mondrone ha di bello la sua solatia posizione, adagiato nei prati ove la valle si allarga ed è dominato dalla maestosa mole dell’Uja, bella ed attraente piramide di un serpentino color ruggine e alta 2964 metri.Si può proprio dire che la natura vi ha profuso a piene mani le sue meraviglie. Oltre alle molte costruzioni caratteristiche e ben conservate, ai vicoli e alle vedute di un tempo che fu, ricordiamo come rarità la “Gorgia”, stupenda cascata sulla Stura, un orrido maestoso di oltre 60 metri; e la fonte del Pianard, sorgente dalla quale sgorga un’ acqua gelida e purissima. Inoltre alcune vecchie e caratteristiche case recano pitture, eseguite da Andrea Bogliano nel 1876; un affresco rappresenta la fuga in Egitto; un altro una madonna con bambino del Mantovani datato 1956. Le pitture migliori sono quelle che decorano internamente la chiesa e che furono eseguite dal Cav. Luigi Peracchione-Lor per commissione del prevosto. Sono anche visibili due belle meridiane ora ristrutturate. La prima fu fatta dipingere nell’ottocento dall’Economo Don G. Bricco sul lato a mezzogiorno della chiesa, sopra la porta della sacrestia, e fu per molti anni di pubblica utilità segnando l’ora quando gli orologi erano ancora sconosciuti. La seconda è situata sulla facciata della penultima casa del paese circondata tre dipinti; un paesaggio con sullo sfondo sette stelle (Septentriones” [sette buoi]: l’Orsa Maggiore), l’immagine della Consolata e quella dell’apostolo San Pietro.

Pian della Pietra – Marone’ – Cesaletti – Maronera

Pian della Pietra – Marone’ – Cesaletti – Maronera

Il Pian della Pietra (Pian d’la Pèra) deve il suono nome probabilmente alla presenza, in mezzo ad un’ampia prateria, di un enorme macigno caduto non si sa da dove. Dal Pian della Pietra si imbocca un sentiero che porta ad altre due frazioni: Li Maronè (il luogo più...

Pracera – Crosat – Ciardo

Pracera – Crosat – Ciardo

Ricordata fin dalla metà del secolo XVII con il nome di Peracchiero o Pracchiero è detta oggi, con una leggera deformazione del nome antico, "Pracera". Questo piccolo nucleo di case anticamente faceva parte della frazione del Pian del Tetto, come la Canova e la...

Pian del Tetto

Pian del Tetto

Questa frazione è formata da un agglomerato di case addossate le une sulle altre, con viuzze strettissime che formano un intricato labirinto, disposte sul dorsale della montagna a quota 1150 mt, le cui origini risalgono al XII o forse all’XI secolo. Alcune fonti...

Villar

Villar

Il vocabolo "Villar", che è sinonimo di villa, borgo, villaggio, borgata, ecc. è un'espressione assai diffusa in Piemonte, per indicare piccoli paesi oppure frazioni di paesi. La frazione Villar è certamente antichissima e ricordata in documenti storici che lasciano...

Cresto

Cresto

La frazione è antichissima e se ne dà per certa l’esistenza fin dal 1300. Posta a 1162 mt di altitudine e a 54 km da Torino, si adagia su un poggio da cui si gode una vista incantevole e pare proprio che il nome sia dovuto alla sua ubicazione, cioè alla prominenza su...

Martassina

Martassina

Oggi, dicendo questo nome, si indica il borgo che raggruppa tre piccole frazioni: il Molar, il Baous e i Toumà, ma anticamente non era così. Queste frazioncelle antichissime e già esistenti, sebbene con nomi alquanto diversi dagli attuali, prima che il nome Martassina...

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