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56A – PADRE ETERNO
Affresco di autore non identificato. Il dipinto, eseguito sulla facciata della chiesa della frazione Villar, è posto nella porzione di muro triangolare riparato dal tetto. Il Padre Eterno compare, fra le nubi squarciate, con le braccia aperte. Dietro la sua testa il sole raggiante.
57M
Meridiana orientata ad Ovest, posta sul campanile della cappella della Madonna della Neve. Gnomone ortostilare. Linee orario (ore 12/19) e linea meridiana, contrassegnata dalla lettera “M” e dalla freccia. Presenta una cornice a squame.
58AL
Quadrante di orologio mancante delle lancette situato sul campanile della cappella della Madonna della Neve.
59M
Meridiana orientata a Sud, posta sul campanile della cappella della Madonna della Neve e sottostante il quadrante di orologio 58 AL.
Forma ellittica. Gnomone ortostilare. Linee orarie (ore 6/14).
60M
Meridiana orientata a Est, posta sul campanile della cappella della Madonna della Neve. Gnomone ortostilare. Linee orarie (4/10) parallele, presumibilmente errate, essendo la parete non esattamente orientale. Cornice a squame.
61M
Raro esempio di meridiana orientata a Nord-Est. Linee orarie (5/9). Legge le ore del mattino soltanto nel periodo estivo. Gnomone ortostilare. Cornice e nodi Savoia ai quattro lati. Datata 1854.
62aA / 62bA – SAN LUIGI GONZAGA, VASI DI FIORI E RIQUADRI DECORATIVI
Affresco religioso votivo eseguito su una parete esterna di abitazione (Sud/Sud-Est). Inserito in un riquadro, in discrete condizioni ma mancante di un tratto di cornice, fa parte di un insieme decorativo, esteso a tre facciate dell’edificio, comprendente vasi di fiori, riquadri decorativi contornanti porte e finestre e tre meridiane.
La parte centrale, sormontata da un piccolo baldacchino in legno, contiene, entro un’ampia cornice affiancata da vasi, un San Luigi Gonzaga che, in piedi, nei pressi di un tavolo sul quale stanno un libro, un teschio e una corona, regge una croce.
Nella casa avrebbe abitato Luigi Tetti, esecutore nel 1853 di questa pittura. La scritta che corre sotto il baldacchino sembra invece indicare in Tetti il committente: Luigi Tetti f. fare.
63M
Meridiana orientata a Sud-Est. Linee orarie (ore 5/12). Gnomone ortostilare. Motto: Di ferro è lo stil/ d’oro è il tempo.
Datata 1852.
64M
Meridiana orientata a Sud-Sud-Ovest. Linee orarie (ore 10/18). Gnomone ortostilare.
Motto: Se il tacito corso del tempo è sì breve / l’uom nelle virtù impiegar sempre lo deve.
65A – MADONNA CON BAMBINO, S. GIUSEPPE E SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA
Affresco, di autore non identificato. Eseguito su una parete esterna di un’abitazione esposta a Est. L’affresco, di forma circolare, contiene entro una finta cornice sei figure: a destra della Vergine, sotto una nuvola dalla quale spuntano due cherubini, si trova San Giuseppe con un bastone e una mano sul petto; sulla sinistra, quasi illeggibile, una Santa Caterina con il simbolo canonico della ruota del martirio. Al centro la Madonna incoronata con veste rossa e manto grigio che regge il Bambino vestito in verde. Ai loro piedi corre una scritta: Catarina vedova di fu’ Giuseppe.
66 A – MADONNA CON BAMBINO, TRINITÀ E S. MAURIZIO
Affresco di Oldrado Perini datato 1577, situato sulla parte esterna di una casa privata. Il dipinto – pressochè un quadrato di 175 cm. di lato – rappresenta una scena sacra incorniciata da quattro aste nere, secantisi ad angolo retto e lumeggiate con un debole effetto di rilievo, accompagnate esternamente da una decorazione a imitazione di un damasco rosso, forse originariamente contornato a sua volta da altre quattro aste nere. Internamente a quest’area sorgono cinque figure. Sulla sinistra, su un trono ligneo, siede la Madonna con il Bambino ritto sulle ginocchia della Madre. La Vergine Maria, in tunica rossa e manto azzurro, quasi del tutto scolorito, con una mano regge il petto del Figlio e con l’altra dolcemente ne trattiene il piedino. Il Bambino, in una tunichetta bianca a piegoline bordata di pizzi, con una mano si regge alle materne spalle e con l’altra sorregge il globo dell’universo. Le figure, entrambe dotate di nimbo – crociato quello del Bimbo – si stagliano su una stoffa damascata a motivi vegetali geometrici, una tappezzeria simile a quella presente nelle case delle altolocate famiglie borgognone, eseguita probabilmente con l’ausilio di una pergamena ritagliata. Sulla destra dell’affresco, su un altro trono ligneo, siede il Padre Eterno che, ammantato di un’ampia tonaca rossa, regge simmetricamente la croce sulla quale sta Cristo, sormontata dalla colomba dello Spirito Santo e poggiata a terra non sul canonico teschio del Golgota, ma su un cherubino fortemente compromesso dalle intemperie. Anche alle spalle della Trinità è stesa una tappezzeria che, come la precedente, ha foglie rosse su fondo ocra con una fascia centrale a foglie rosse su fondo verde, ma che presenta un ulteriore riquadro grigio sul quale spicca, nel nimbo crociato, il volto ieratico di Dio. Entrambi i troni poggiano su un prato fiorito che si allontana all’orizzonte e sul quale, centralmente all’affresco, sorge la figura di San Maurizio, imbardato nell’armatura con spada e stendardo crociato. Anche il risvolto interno del mantello è quasi del tutto scomparso, ma nell’insieme l’affresco è discretamente conservato.
L’asta orizzontale che delimita superiormente l’affresco reca la scritta: Hoc opus fecit fieri il co.le Giacomo Genoa a li doi di luglio 1577 (questa opera fece eseguire il Commendabile Giacomo Genoa il 2 luglio1577).
67A – MADONNA DELLA CONSOLATA CON BAMBINO, SAN PIETRO E SANT’ANTONIO DA PADOVA.
Affresco, eseguito sulla parte esterna di un’abitazione esposta a Nord/Nord-Ovest, è di forma circolare, contenuto in una cornice ocra dorata a foglie di lauro. Al suo interno vediamo rappresentate diverse figure: sulla sinistra un San Pietro con le chiavi in mano, seduto con le gambe distese a seguire la forma circolare del dipinto; sulla sinistra Sant’Antonio da Padova con libro e gigli in mano, anch’egli seduto in adorazione della Madonna posta al centro. La Vergine Maria, incoronata e coperta con uno scialle con frange, sostiene in Bambino incoronato e benedicente. Dietro di loro il cielo si squarcia in una luce dorata, dissipando le fosche nubi laterali sulle quali, a destra, appare la testina di un cherubino. Il dipinto risalirebbe alla metà dell’Ottocento per mano di Luigi Tetti, abitante al Villar.
67A bis
Dipinto di autore ignoto realizzato su tavola lignea applicata su una parete verticale. L’icona, attraverso una gamma di gialli, marroni e azzurri tenui, rappresenta la Madonna con il Bambino in braccio. L’opera comprende inoltre una cornice dipinta.
Inserito in un pilone votivo lungo la S.P.1, riporta una datazione a numeri romani del MCMXXVII (1927).
MERIDIANA A DOPPIO QUADRANTE
Meridiana realizzata su un’abitazione a monte della “Casa del fondo”. Realizzata nel 2006 dallo gnomonista Mario Anesi e da Laborart. Orologio solare a doppio quadrante a doppia-semilemniscàta. Quello di sinistra legge le ore in inverno e in primavera, quello di destra in estate e in autunno. Linee orarie (ore 7/16), linee equinoziali e curve dell’ingresso del Sole nei segni zodiacali. Gnomoni ortostilari. Indicazione di altitudine, latitudine, longitudine, declinazione della parete. Motto: Festina lente.