I paesi di montagna, a differenza delle città o dei grandi borghi, non sono formati da un grosso agglomerato (più o meno numeroso) di abitazioni, ma sono costituiti da vari nuclei di casupole a cui viene dato il nome di “frazioni”. Ala di Stura è appunto formata da 22 frazioni, fra piccole e grandi, dislocate su una superficie territoriale di oltre 31 km quadrati.
Fra le diverse frazioni che compongono il paese di montagna, una di essere poi, o per la sua ubicazione o per qualche altra particolarità, è destinata a essere il capoluogo. Nel nostro caso questa preferenza è toccata alla frazione Prussello, che anticamente era chiamata “Piano di Ala”, denominazione che conservò fino alla fine del 1500 e che solo dai primi anni del 1600 fu sostituita dalle varianti Perusèl, Prutchèl, ecc. Fu da sempre sede del Municipio e della chiesa parrocchiale, costruita probabilmente dai monaci benedettini. Il più antico documento scritto che si riferisce al capoluogo risale al 1310 e contiene l’elenco dei nomi delle famiglie che vi risiedevano: i Gelà o Gelato, i Bianco, i Maronero, i Conrado, i Martino, i Leu, i Gran Gioan, i Selleri, i Cortesi, i De Perono e molti altri ormai scomparsi.
LE ABITAZIONI E IL PRIMO ALBERGO. Le antiche abitazioni del Pian d’Ala e delle frazioni consistevano in casupole a un solo piano o addirittura seminterrate, con muri di pietre lavorate senza calce e con soffitto formato da travature in legno. Un vero e proprio sviluppo dell’edilizia avvenne soltanto dalla seconda metà dell’Ottocento, anche grazie a Bruneri Pietro di fu Michele, considerato il pioniere dell’industria edilizia della nostra valle. Proprio lui nel 1866 edificò una casa di tre piani che attrezzò a uso albergo, creando la prima “pensione estiva” del paese: l’albergo Bruneri, che resterà per sempre legato alla storia del Prussello di Ala.
SERVIZI PUBBLICI DEL CAPOLUOGO. In quegli anni, parallelamente alle numerose costruzioni, si andavano perfezionando nel capoluogo anche i servizi pubblici:
- 1873: apertura al traffico della strada carrozzabile Ceres-Ala;
- 1879: apertura dell’ufficio postale;
- 1890: servizio telegrafico;
- 1911: arrivo del telefono.